JACQUES IL FATALISTA E IL SUO PADRONE. EDIZ. CRITICA - DIDEROT DENIS; DI VINCENZO R. (CUR.)

JACQUES IL FATALISTA E IL SUO PADRONE. EDIZ. CRITICA

di DIDEROT DENIS; DI VINCENZO R. (CUR.)
16,00

Il libro narra il viaggio di Jacques e del suo padrone; tuttavia sin dall'inizio il lettore è gettato nell'abisso dell'incertezza: "Di dove venivano? Dove andavano?" Già il titolo avverte che Jacques è fatalista, perciò tutto ciò che accade quaggiù, per lui è scritto lassù, in un gran rotolo stilato da qualcuno. Per intrattenersi durante le lunghe ore a cavallo, il padrone chiede a Jacques di raccontargli la storia dei suoi amori. Argomento principe di ogni letteratura, al punto che lo stesso Diderot, rivolgendosi al lettore, osserverà: "... sempre storie d'amore... ". Per la soddisfazione del lettore, alla fine si scoprirà la meta e lo scopo di questo viaggio. Ma quante cose saranno capitate nel frattempo? Dove sarà stato condotto il lettore? Tra locande e furfanti, tra colpi di scena ed episodi narrati da personaggi che compaiono qua e là, il libro si dipana con un gran ritmo e un irrefrenabile gusto per il divertimento.