ITALIANI E NO. DAGLI ALBANESI AI «TAXI DEL MARE». STORIA DI UN PAESE A GALLA SU  - BUCCINI GOFFREDO

ITALIANI E NO. DAGLI ALBANESI AI «TAXI DEL MARE». STORIA DI UN PAESE A GALLA SU

di BUCCINI GOFFREDO
17,00
  • Titolo: ITALIANI E NO. DAGLI ALBANESI AI «TAXI DEL MARE». STORIA DI UN PAESE A GALLA SU
  • Sottotitolo: DAGLI ALBANESI AI "TAXI DEL MARE" STORIA DI UN PAESE A GALLA SU TRENT'ANNI DI PAURE
  • Autore: BUCCINI GOFFREDO
  • Editore: SOLFERINO
  • Settore: ATTUALITA'---MIGRAZIONI-E-MULTICULTURALISMO
  • Collana: INI GOFFREDO   n° 0
  • Anno: 2020
  • ISBN: 9788828205005
  • Pagine: 256
  • Volumi: 1

Dall'approdo della nave Vlora, che in un sol colpo portò ventimila profughi albanesi a Bari nel 1991, al grande naufragio del 2013 con 368 annegati davanti a Lampedusa. Dalle stagioni degli arrivi incontrollati nel 2015-17 fino ai blocchi in mare con le Ong sul banco degli imputati. Una ricostruzione lucida e rivelatrice di tre decenni di immigrazione, che abbraccia i mutamenti generati dalla paura dei migranti nel costume e nella politica italiana. La legge Martelli e i decreti Sicurezza, Jerry Masslo e Innocent Oseghale. Gli Sprar in borghi spopolati come Riace e la difficile convivenza tra autoctoni e stranieri in quartieri «etnici» come Tor Pignattara. Gli accordi di Minniti con i libici, i «porti chiusi» di Salvini, le ultime ondate di xenofobia legate al Covid-19. Nel suo nuovo libro Goffredo Buccini racconta la nostra storia attraverso storie vere e incredibili di viltà e coraggio, per capire cosa trasformi lo stereotipo sugli italiani, da «brava gente» a «razzisti intolleranti»: tra le inchieste sui Cara in mano alla mafia e le dure conclusioni della Commissione sull'accoglienza, lo sfruttamento dei braccianti nei ghetti e il rapporto con l'Islam negli anni degli attentati jihadisti. Il risultato è un grande affresco che ci narra come siamo diventati e perché, attraverso episodi e protagonisti di un fenomeno mal governato che è diventato emergenza perenne e, infine, uso distorto della nostra identità nazionale. Sullo sfondo, le ipocrisie occidentali verso la grande incognita del XXI secolo: l'Africa senza pace, inevitabile fonte di nuove, potenti migrazioni.