ANNO MILLE. L'ARTE IN EUROPA DAL 950 AL 1050. NUOVA EDIZ. (L') - CASTELFRANCHI VEGAS LIANA

ANNO MILLE. L'ARTE IN EUROPA DAL 950 AL 1050. NUOVA EDIZ. (L')

di CASTELFRANCHI VEGAS LIANA
90,00
  • Titolo: ANNO MILLE. L'ARTE IN EUROPA DAL 950 AL 1050. NUOVA EDIZ. (L')
  • Autore: CASTELFRANCHI VEGAS LIANA
  • Illustratore: ITALIANO
  • Editore: JACA BOOK
  • Settore: ARTE
  • Collana: ILLUSTRATI. ARTE MONDO   n° 0
  • Anno: 2018
  • ISBN: 9788816605732
  • Pagine: 239
  • Volumi: 1

Il passaggio fra il primo e il secondo millennio è uno straordinario periodo di creatività nella storia Europea per ragioni letterarie, culturali, religiose, e risulta un vero e proprio spartiacque dal primo al secondo Medioevo. Nella storia dell'arte, in particolare, l'impero ottoniano, sostituendosi con efficacia alla pretesa unificatrice carolingia, diviene il centro e il motore delle novità artistiche dell'epoca. Sull'asse Germania-Lombardia si sviluppa infatti una corrente artistica di alto profilo, stilizzata e colta, che dà vita a notevoli cambiamenti nell'architettura e nelle arti minori. Basti pensare alle chiese di San Ciriaco a Gernrose, San Michele di Hildesheim o alla rotonda del duomo vecchio di Brescia, o, ancora, agli affreschi superstiti della Majestas Domini nella Basilica di San Vincenzo a Galliano, vicino a Cantù. E soprattutto alle numerose miniature, agli oggetti di culto, ai simboli del potere frutto della ricchissima committenza imperiale, in cui, oltre all'evidente influsso di Bisanzio, sono tangibili, in nuce, i segni di una nuova sensibilità e di un nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume non tralascia le testimonianze artistiche del regno di Francia, con i tesori orafi di Conques e con Cluny, il monastero che all'epoca era in grado di rivaleggiare nella cristianità con Roma per magnificenza e importanza; pone in risalto l'inventiva dei centri inglesi di Winchester e Canterbury, o di Saint-Omer nelle Fiandre; infine affronta l'architettura sincretica della Spagna del Nord e l'invenzione delle Apocalissi e dei Beati negli scriptoria monastici iberici. Sono tasselli preziosi che si combinano sapientemente per delineare il momento storico che darà all'Europa la sua prima arte universale: il Romanico.