MODERNITA' MALINTESA. UNA CONTROSTORIA DELL'INDUSTRIA ITALIANA (LA) - LUPO GIUSEPPE

MODERNITA' MALINTESA. UNA CONTROSTORIA DELL'INDUSTRIA ITALIANA (LA)

di LUPO GIUSEPPE
20,00
  • Titolo: MODERNITA' MALINTESA. UNA CONTROSTORIA DELL'INDUSTRIA ITALIANA (LA)
  • Autore: LUPO GIUSEPPE
  • Editore: MARSILIO
  • Settore: ECONOMIA
  • Collana: I NODI   n° 0
  • Anno: 2023
  • ISBN: 9788829718191
  • Pagine: 256
  • Volumi: 1

«Secolo breve», «epoca di speranze e tragedie», «età della fine delle ideologie». Sono tante le definizioni del Novecento nel terzo millennio, in quella geografia enigmatica e indecifrabile che è il postmoderno. Demonizzato o santificato, incolpato o assolto, ha impresso una svolta epocale a economia e politica, ha inciso nel tessuto culturale e sociale del nostro paese, infrangendo equilibri secolari, mandando in frantumi la linea di continuità tra passato e futuro. Fino al salto decisivo: il tramonto della civiltà contadina e l'avvento dell'industrializzazione. Attraverso snodi e fenomeni della storia italiana Giuseppe Lupo, appassionato studioso della stagione del boom economico, ripercorre il «paradigma interpretativo del moderno», dando voce alle sue figure più rappresentative, da Vittorini a Testori, da Fortini a Mastronardi, da Calvino a Pasolini. Facendo luce sul controverso rapporto fra umanesimo e scienza nella narrativa di fabbrica e nei periodici aziendali del secondo dopoguerra - da Donnarumma all'assalto di Ottiero Ottieri a Memoriale di Paolo Volponi, dalla rivista «Pirelli» a «Civiltà delle Macchine» -, approda al «realismo liquido» odierno, dominato dalla fine di quel proletariato che un tempo pareva marciare compatto e oggi sembra invece fragile e desueto. Se persone comuni ed élite intellettuali hanno reagito spesso con disagio e diffidenza a oscillazioni e problematiche che il vento del progresso ha portato con sé, forse è arrivato il momento di invertire la rotta. Di far riemergere dal sottosuolo in cui è rimasta nascosta una controlettura della modernità, originale, alternativa, progettuale, che aspiri a modificare il mondo, a «recidere il cordone ombelicale con il secolo terribile e maestoso di cui ci sentiamo ancora figli».