EDUCAZIONE ESTETICA. L'ARTE, IL BELLO, LA FORMA, LA CREATIVITA', L'IMITAZIONE, L - SCHILLER FRIEDRICH; PINNA G. (CUR.)

EDUCAZIONE ESTETICA. L'ARTE, IL BELLO, LA FORMA, LA CREATIVITA', L'IMITAZIONE, L

di SCHILLER FRIEDRICH; PINNA G. (CUR.)
14,00

Le celebri "Lettere sull'educazione estetica dell'uomo" (1795) - qui accompagnate dal saggio "I limiti necessari nell'uso di forme belle" - del grande poeta e filosofo Friedrich Schiller costituiscono una delle pietre miliari della riflessione sulla modernità. Mentre la Rivoluzione francese scuote l'Europa e divide le coscienze, Schiller s'interroga sul rapporto fra l'uomo, inteso come unità problematica di sensibilità e ragione, e la sua evoluzione storica e antropologica, dallo stato di natura all'affermazione della razionalità e dei diritti. Lo scopo è quello di dimostrare che la bellezza sta a fondamento della libertà dell'essere umano e ne rappresenta al tempo stesso la prova. Al contrario di quanto affermato da Rousseau, è la cultura - e in primis la bellezza - a costituire l'umanità dell'uomo e a rendergli il pieno possesso della propria ragione. Così, dialogando con Kant e Fichte, Schiller sviluppa un'originale teorizzazione nella quale, attraverso i concetti di "gioco" e di "apparenza", definisce lo spazio dell'esperienza estetica, inaugurando motivi che perdureranno nella riflessione successiva, attraverso Hegel e l'Ottocento, fino ad arrivare a Adorno, Marcuse, Langer, Gadamer e oltre.